In Italia il caffè arrivò intorno al 1570 a Venezia, grazie al padovano Prospero Alpino, noto botanico e medico, che ne portò alcuni sacchi dall’Oriente.
Nel 1615 a Venezia vene inaugurata la prima “Bottega del Caffè” ed in breve a Torino, Genova, Milano, Firenze e a Roma sorsero caffè divenuti celebri come centri di cultura. Dopo la sua apparizione anche nel resto d’Europa e l’apertura dei primi “Caffè” a Vienna, a Marsiglia e a Londra, la richiesta di caffè iniziò ad aumentare e con essa la sua produzione.
Il costume di bere caffè divenne ben presto alla moda e la bevanda fu celebrata anche nell’arte da Rosseau (commedia “Il caffè”), da Goldoni (“La bottega del Caffè”) e da Bach (“Cantata del Caffè” opera 211).
Nella prima metà del ‘700 le piante di caffè furono importate nel nuovo continente e si diffusero in pochi anni in tutta l’America centrale e meridionale grazie alle colonie francesi ed olandesi.
Nel 1691, a Napoli, viene inventata la caffettiera: piccolo e maneggevole utensile che, con pochi grammi di caffè tostato e macinato, dava la possibilità di preparare anche a casa la deliziosa bevanda, ormai non più prerogativa esclusiva dei bar.
E da allora il rito del caffè non è mai tramontato!